La Associazione
Tutto partì alcuni decenni fa, quando il Socio Fondatore Ideatore, Dott. Burattin Valerio allora quattordicenne, grazie a suo Padre Luigi e ad un residente Cimbro dell’Altopiano dei Sette Comuni Mario Martello, iniziò ad avvicinarsi,appassionandosi, alle vicende e alla storia della Grande Guerra. Con il trascorrere degli anni ebbe modo di notare come la Memoria di quei tempi e di chi costruì con grandi sacrifici e con la propria vita il nostro presente, lentamente, ma inesorabilmente, iniziava a perdersi tra le diverse generazioni che crescevano sempre più lontane da quegli anni. Anche la natura purtroppo agiva nel territorio facendo scomparire le testimonianze che ancora erano presenti di quella immane tragedia. Suo Nonno, e Parenti suoi diretti, di cui và fiero e ne è orgoglioso (questi ultimi Caduti e sepolti in Padova all’interno della Chiesa della Pace e a Redipuglia) parteciparono e caddero in prima linea nella Grande Guerra.
I libri di storia venivano studiati velocemente a scuola da giovani sempre più disinteressati all’evoluzione della tecnologia e del mondo di oggi, rispetto ad un dovuto riconoscimento del proprio passato. In questo procedevano, sostituendo i veri valori di quei tempi, con altri ben diversi dei giorni nostri. Da qui all’ideatore nacque lo spunto per studiare un progetto, a cui sarebbe seguita la costituzione di una Associazione culturale e storica che lo potesse realizzare, per riuscire a riavvicinare i giovani ai tragici eventi accaduti in quella epoca che coinvolse le diverse Nazioni e direttamente il territorio e le popolazioni civili della Regione Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia che si trovavano allora lungo il confine. Cosa che poi avvenne in data 20 ottobre 2006 avanti il notaio Roberto Franco con costituzione redatta formalmente mediante atto pubblico poi regolarmente registrato e depositato, quale garanzia e prova della determinazione e serietà riguardo non solo del percorso intrapreso, ma soprattutto dei fini prefissati che si volevano e si vogliono perseguire .
Pur mantenendo sempre vivo l’atteggiamento e lo spirito rivolto esclusivamente a favore della Pace e fratellanza tra i Popoli, l’Ideatore dopo varie riflessioni, comprese che non sarebbe stato possibile trasferire tale corrente di pensiero dei giorni nostri al passato, in quanto, per mantenere fede ai giusti ideali, alla fine inevitabilmente lo si sarebbe dovuto cancellare, eliminandolo per le diverse guerre combattute, disconoscendolo così in una maniera veramente aberrante e scorretta.
La conclusione quindi fu quella invece che proprio da una comprensione del passato che sia possibile oggi creare un futuro migliore, evitando il ripetersi di quegli eventi che ora sono, a distanza di decenni, da tutti conosciuti.
Da qui l’obbligo per ognuno di riconoscere sempre la nostra storia e il nostro passato che sono inestimabili patrimoni che appartengono a noi tutti e a chiunque abbia a cuore la Memoria e le radici di un popolo e della propria Patria. Questi riconoscimenti torneranno altresì utili al fine di evitare che degli avvenimenti così tragici mai più abbiano a ripetersi in un futuro. Nel togliere queste testimonianze alle attuali e future generazioni, non solo si sarebbero resi vani quei sacrifici, sradicando la nostra cultura, le nostre radici e valori di Patria, ma si sarebbe impedito di fornire loro degli evidenti esempi dell’inutilità dell’utilizzo di una qualsiasi forma di violenza. L’Ideatore quindi ha definito giusto e corretto riconoscere sempre le nostre identità storiche e culturali, anche per onorare e salvaguardare la Memoria di quanti scrissero il nostro passato sacrificandosi, costruendo quello che oggi è il nostro presente.
Da questo suo pensiero egli prosegue nei suoi intenti e pensò quindi di utilizzare diversi strumenti possibili ed esistenti, tra cui quello di creare un Gruppo affiatato e motivato per realizzare una rievocazione storica da compiersi nei diversi siti ove i nostri nonni, loro bisnonni, trisnonni e antenati, effettivamente combatterono. Tale suo progetto subito condivise, facendole proprie, le parole incise e riportate dai Reduci della Grande Guerra nel 1920 nella colonna mozza dell’Ortigara, simbolo di noi Alpini:
Per non dimenticare.
E a pochi metri a fornire la stessa testimonianza di pari ed alto valore, il Monumento Austriaco, che ricorda anch’esso i tanti Caduti Austriaci. Una grossa eredità e responsabilità che i nostri Predecessori ci lasciarono. E fu proprio per non dimenticare dando un seguito anche a quelle parole perchè non rimanessero vane, che questo progetto si sviluppò sempre più negli anni, fino a che il suo Ideatore, una volta conclusa la stesura, decise di presentarlo al Caffè Pedrocchi di Padova ad aprile 2005, alla presenza di una importante Delegazione della Croce Nera Austriaca intervenuta. Questo suscitò un elevato interesse da parte dei presenti. In contemporanea venne interpellata la Comunità Montana Spettabile Reggenza dei Sette Comuni dell’Altopiano di Asiago. Visti e considerati i fini e scopi prefissati ritenuti più che mai meritevoli, la stessa vi aderì con entusiasmo e attenzione, attivandosi affinché l’evento potesse essere realizzato ogni anno nell’Altopiano, che tanto sacrificò nella Grande Guerra perchè in prima linea. Così avvenne tra tutti coloro che tanto prima quanto dopo furono interpellati. Ognuno espresse giudizi positivi, fornendo ampie disponibilità e interesse per l’Associazione e per la rievocazione, e non solo.
Vero è che la storia della Grande Guerra fu ampliamente approfondita da testi, video, filmati, ma poco si parlò della vera vita vissuta in trincea, dove per la prima volta si andava a costruire l’unità d’Italia. Infatti tutte le Regioni vennero avvicinate tra loro nel reclutamento per effetto del quale poi avvenne il dispiegamento delle forze lungo i confini. La tragedia della guerra, portò tutti ad appartenere ad una unica realtà, dove i diversi dialetti parlati si compresero tra loro e dove si riscoprì una solidarietà umana che andò oltre l’immaginabile. Si rinforzò, il valore del reciproco sostegno, aiuto, della Patria ed unità , portando persone che erano state fino a pochi anni prima estranee tra loro e divise da un territorio separato in diversi regni, ad agire come fossero più che fratelli uniti solidalmente dalla sorte. Un ulteriore aspetto questo volutamente e fortemente valorizzato dall’Associazione. Identico aspetto che valse anche per l’Austria a cui l’Ungheria era con questa impegnata e ad essa legata, accanto ad altri territori. Così queste Popolazioni si trovarono amalgamate anch’esse nella sorte del tragico conflitto, unite tutte nelle trincee e nei diversi assalti. Austriaci a fianco di Ungheresi e di altri popoli come nel caso dell’Italia.
L’Associazione quindi e il gruppo che in essa vive animato dallo spirito di voler ricordare la storia e onorare limpegno di non volere dimenticare, opera con il fermo e deciso intento di impedire che la Memoria vada a disperdersi con il trascorrere degli anni, e per impedire che dimenticando tutti i Combattenti, si vada a rendere vano il loro sacrificio.
L’Associazione si prefigge altresì di promuovere la fratellanza tra tutti i popoli professando la Pace. I partecipanti alla rievocazione, (Vedette Alpine che furono soprannominate dagli stessi Austriaci i diavoli verdi) rievocheranno così la Memoria di tutti i Combattenti, rappresentandoli per entrambi gli schieramenti di allora. Questo sarà possibile non solo grazie ad interventi di altre Associazioni o dalla divisione delle parti tra gli stessi Associati quando diverrà necessario, ma soprattutto anche grazie alla partecipazione diretta di Associazioni estere che, quando disponibili, verranno invitate a rappresentare la parte Austriaca. L’Ideatore, forte e orgoglioso della sua Penna, ripercorrendo quegli anni e la Memoria dei nostri antenati e predecessori, ha individuato il Battaglione che si sarebbe andato ad identificare tanto nella rievocazione quanto nelle diverse rappresentazioni e varie manifestazioni dell’epoca.
Ecco come rinasce quindi nel 6° Reggimento Alpini, il Battaglione dei Sette Comuni, 145° Compagnia che combatté la Grande Guerra principalmente sul Monte Ortigara. L’Associazione sempre si adopererà per proteggere, salvaguardare, promuovere e sorvegliare quanto più sarà a tutti noi caro, ovvero la Memoria, la nostra storia e il territorio dove vi fu chi sacrificò la propria vita per noi.
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