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Enti Pubblici

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Pro Loco, Comunità Montane, Regioni, Province e i Comuni

L’Associazione non solo si prodiga nel promuovere la Memoria e la realtà fedele della vera storia vissuta in quell’epoca, nelle scuole e dovunque ne abbia la possibilità o venga richiesta, ma si propone anche nei confronti di tutti quegli Enti che vogliano a loro volta trasmettere tali valori, riconoscendoli. Questi, una volta che avranno deciso di realizzare l’evento o manifestazione, riflettano prima, a quale dei diversi Gruppi esistenti affidarlo, facendo molta attenzione nella scelta. Alcune tra le molteplici motivazioni per questa affermazione si potranno conoscere dalla lettura di quanto segue, utile per potersi soffermare sul perchè di questa.
Perchè nel rievocare, nel trasmettere, molti sono i fattori e le variabili importanti che intervengono. Anche qui esiste una competenza e serietà (che alcuni purtroppo non hanno, dove l’astuzia e il secondo fine ben mascherato dietro la Storia, prende spesso il sopravvento) dove tutto non viene lasciato al caso, ma è risultato e frutto di anni di preparazioni e studi compiuti per attenersi ed essere quanto più fedeli alla storia senza mai offendere la Memoria di chi morì combattendo. Non si può improvvisare. Si dovrà porre quindi molta attenzione a come l’evento verrà proposto, perchè non è solo l’uniforme e l’equipaggiamento a fare la differenza, ma anche la preparazione e quindi la sostanza di come realmente si voglia trasmettere la storia avvicinandosi nei corretti modi ai giovani trasferendo loro quei veri valori di allora , facendo comprendere che la guerra non è stata una passeggiata, ma una tragedia. Qualsiasi azione noi adotteremo non sarà mai fondata su musiche o suoni quasi si fosse in una discoteca, nè tantomeno come si fosse in una sagra paesana con cornici di false battaglie carnascelesche che non rispecchino quelle che furono nelle verità di quel tempo. A volte si potranno queste rendere indispensabili se si voglia far comprendere la crudeltà ed inutilità della guerra. Ma sempre anch’esse eseguite nella più completa fedeltà della storia, grazie alla presenza e collaborazione fattiva di storici ed esperti dell’Esercito. Quindi noi presentiamo a tutti, ma soprattutto ai giovani, una realtà compiuta in modo tale che, alla fine della giornata, rimanga nelle loro menti , perchè portino il dovuto rispetto e una consapevolezza interiore di cosa fu quel tragico evento, decidendo quindi, motivati, di essere loro stessi una nuova fonte di trasmissione, proprio per aver compreso di cosa si trattò. Fondamentale quindi il “printing” e messaggio che si vuole dare. Non deve essere solo un evento e manifestazione fine a se stessa. Deve essere anche un momento particolare di riflessione dove si voglia avvicinare ogni persona presente, alla storia perchè la riveda, la riscopra, la riviva e la trasmetta ricucendo gli strappi esistenti oggi con il nostro passato: per tramandare la Memoria e per non dimenticare.

Importante sarà quindi far comprendere che in quel periodo si andarono a costruire cementandosi dei veri valori che poi divennero le fondamenta della civiltà e che oggi sono sempre più che mai dimenticati. Valori nell’amicizia, fedeltà, aiuto, altruismo, amore, coraggio, disponibilità, alto senso del dovere, riconoscimento nella Patria e negli ideali, nei principi, nella famiglia, nel saper ascoltare e sorreggere nello spirito, nel credere e nella fede in Dio. E ancora molto di più. Questo deve trasparire. Questo si deve trasmettere ai giovani. Quindi alla drammacità una contrapposizione di una forza di sopravvivenza e tenacia che si è fondò sul riconoscimento e rafforzamento di questi valori. Ecco quindi perchè nel rievocare, nel trasmettere, nel ricercare chi sia in grado di operare come gruppo rievocativo, bene sarà anche porre molta attenzione su come questo poi si proporrà. Questo rispecchia il nostro spirito con cui ci rivolgiamo ai giovani e a tutti i presenti Spirito che ci ha permesso di ottenere sempre i risultati voluti e ricercati con i relativi riconoscimenti visti.
L’Associazione, a seconda del sito che vorrà ricordare, potrà eseguire una rievocazione o manifestazione, seria, preparata, dove nulla verrà lasciato al caso e dove la storia verrà riproposta esattamente come scritta nei numerosi testi da coloro che la vissero in prima linea e persona. Nessuna azione verrà compiuta in modo che questa possa offendere la Memoria e gli Eroici Combattenti o che possa modificare il territorio, perché l’Associazione ha il massimo rispetto di questi valori che Lei per prima promuove.

Disconosce apertamente non condividendole assolutamente, quelle “manifestazioni” quando vengono realizzate in maniera folcloristica, di cattiva visione, “pacchiane” che soprattutto non riproducono fedelmente la verità della storia per quanto drammatica essa fosse. Nessuno vuole promuovere la guerra. Tutti vorremmo ritornare indietro negli anni per poter mutare la storia. Purtroppo non è possibile. Bisogna a nostro avviso stare molto attenti nell’interpretarla e manifestarla, soprattutto se la si distorca erroneamente, perchè i giovani assorbono quanto noi vogliamo loro trasmettere. La guerra è sbagliata. E’ una tragedia. Non è stata fondata esclusivamente, ad esempio, su azioni amichevoli tra nemici di opposti stati. Queste azioni sono state molto poche e rare rispetto ai drammi vissuti. Non possiamo e non dobbiamo far credere ai giovani che le guerre del passato fossero state così vissute. Ben diversa fu la drammatica realtà e i numerosi morti e cimiteri e Sacrari sono a testimoniarlo. Entrerebbero in confusione e perderebbero il vero senso della veridicità storica pensando che tutto fosse un gioco tra le parti, senza soffermarsi minimante che di gioco non si trattò. Anzi. E’ quindi sbagliato falsare e distorcere la verità di quei tempi nel tentativo di nascondere quella drammaticità e tragedia che costò la vita ad oltre 32.000.000 giovani vite. Non possiamo cercare di utilizzare nelle forme più aberranti delle pazzie umane avvenute nel passato, quelle rarissime belle e lodevoli azioni per tentare e voler cercare di nascondere o mitigare la “bruttezza” della guerra. Ognuno di loro avrebbe voluto la Pace, poter stringere la mano alla parte avversa. Ognuno di loro avrebbe voluto vivere. Per poter parlare di Pace è anche necessario, fondamentale ed indispensabile far comprendere cosa fu quel passato per chi lo visse in prima persona, al fine di poter evitare che tali tragedie abbiano da ripetersi.
Ma per fare questo i giovani e le attuali e future generazioni devono capire che allora le rare azioni belle furono molto poche rispetto a quelle drammatiche, perchè questa è stata la crudeltà della guerra. Solo nell’Ortigara in mezza giornata furono sparate oltre 200 tonnellate di cartucce, e non fiori purtroppo. E ivi caddero più di 30.000 uomini che avrebbero tutti voluto vivere ognuno a fianco della parte avversa. In Pace. Ma purtroppo così non è stato. Lo storico (se tale vuole definirsi) non interpreta a suo piacimento la verità del passato, seguendo i diversi mutamenti che avvengono ai giorni nostri adeguandosi per comodità. Il vero storico non muta il passato nel tentativo di nascondere o mitigare le tragedie. Non possiamo e non dobbiamo. Per quanto pesante sia, trasmettere quindi una falsa realtà e verità laddove ad esempio poche siano state le azioni “amichevoli”, e moltissime quelle purtroppo violente, tutte documentate nei libri e racconti di storia e per quanto riportato dai Reduci sopravvissuti, non sarà utile a nessuno e si potrà arrivare, una volta troppo spinto e riproposto, ad essere lesivo ed offensivo per chi, tra il 15-18 pur avendole volute, non le ha nel complessivo per nulla vissute. Una grave mancanza nei riguardi di tutti questi Caduti.
Tutti noi vogliamo urlare MAI PIU’ GUERRA. A noi però spetta onorare come dovuto la loro Memoria e quanto si sacrificarono, nel freddo, nel ghiaccio, nella neve, fango, tra i pidocchi, vicini ai sofferenti e moribondi, nell’udire loro amici che invocavano aiuto non potendo fare nulla nel vederli lentamente morire, calpestando nella notte Caduti che il giorno prima erano con loro, nell’osservare nella corsa verso la morte, altri spezzarsi in due… Facendo capire cosa realmente fu. Per quanto tragico sia tutto questo, non possiamo nascondere la verità. I giovani devono vedere e capire che la guerra non è stata e non è mai un gioco. Non è stata ad esempio un reciproco scambio di fiaschi di vino con delle pacche sulle spalle tra le parti avverse. Altrimenti per loro sarà fuorviante e potranno interpretarla in maniera sbagliata. La guerra è orribile, disumana, inutile. Non ci saranno mai vincitori. Solo perdenti. E’ l’inciviltà e l’aberrazione più completa dell’uomo. Queste manifestazioni poco o nulla hanno a che vedere con la storia e gli Eroici Combattenti a cui invece si deve rispetto e onore rispecchiando con competenza e fedeltà quello che effettivamente fu il loro sacrificio, quelli che furono i loro patimenti, la loro vera e reale vita vissuta in trincea, negli assalti, di quei bruttissimi anni.

Sono innumerevoli i monumenti presenti nel nostro territorio che riportano i nomi di Cittadini Italiani che si sono sacrificati per la nostra e loro Patria. Ma altresì sono innumerevoli i luoghi ove questi combatterono sacrificandosi pur di difenderli. Ed è nostra l’alta responsabilità che abbiamo nel preservarli facendoli conoscere e visitare dalle attuali e future generazioni, affinché comprendano l’immane tragedia che si consumò in ogni zolla di quella terra e città, da loro calpestata, dove caddero tanti giovani. Enti che potranno, tramite la nostra Associazione, far rivivire i ricordi di quanto videro questi Sacri territori e città, riconoscendo i propri Caduti Residenti che partirono e non ritornarono. I numerosi presenti accorsi, grazie ad una giornata che verrà studiata appositamente per ogni sito, ritorneranno con i pensieri riflettendo indietro a quell’epoca, riconoscendogli il giusto tributo che loro spetta.

Un momento anche questo per farli avvicinare a quei tragici avvenimenti, quale dimostrazione dell’inutilità dell’utilizzo di una qualsiasi manifestazione violenta. Un modo per riconoscere e trasmettere il nostro passato, le nostre radici storiche e culturali, l’unità della nostra Patria Italia. Una giornata dove tutti coloro che avranno voluto essere presenti per assistere, sapranno dimostrarsi riconoscenti non solo nei riguardi dei loro Predecessori, ma anche di quanti si sono prodigati facendo in modo che tale giornata si potesse realizzare.

Ogni sito, sia esso un Comune, una Provincia, Comunità ecc. che avrà fatto proprio tale evento, risalterà distinguendosi rispetto agli altri, in prestigio, immagine e affluenza che verrà da tutti riconosciuta quale esempio encomiabile da imitare. Così facendo l’Associazione e l’Ente avranno raggiunto un ulteriore scopo, ovvero quello che dell’evento se ne fosse parlato per tramandare, facendo rivivere così in quel sito o territorio la Memoria, ripercorrendo e riconoscendo la nostra storia, promuovendo e trasmettendo ulteriormente questo fondamentale nostro Patrimonio storico culturale.
Tutti i presenti, bambini, giovani e meno, potranno avvicinarsi ad ogni “figurante” che equipaggiato come all’epoca sarà in grado di intrattenere i singoli che potranno loro porre domande ottenendo esaurienti, preparate e minuziose risposte.
Perché due potranno essere i momenti che faranno comprendere tutta la drammacità dell’evento riporato in più documenti storici oltre che dagli stessi Reduci:

uno dinamico e di movimento,
e un altro statico dove verrà dato ampio spazio alla didattica.

Un avvicinamento alla storia dal vivo e direttamente, dove la curiosità supererà ogni limite e dove ognuno porterà dentro di sé viva la giornata per come vissuta. Ogni Ente (Pro Loco, Regione, Provincia, Comune ecc.) Associazione ed altri potranno così dire di essersi adoperati per non dimenticare, promuovendo anch’essi la Memoria, la vera storia, riconoscendo i tanti Caduti che fondarono quello che oggi è il nostro presente. Ad ogni Ente ora spetterà la responsabilità di decidere se promuovere riconoscendo e trasmettendo i valori, le gesta, la Memoria e quella che fu la vera nostra storia.

L’Associazione rimarrà comunque sempre a completa disposizione per un qualsiasi chiarimento ritenuto utile.

Laddove i luoghi rimangono intatti nei secoli, quando l’uomo li abbia così lasciati e la natura non li abbia modificati, le memorie scompaiono velocemente per volere di chi se ne disinteressi e non le promuova adoperandosi attivamente nascondendosi dietro le false giustificazioni dei giorni nostri e del nostro vivere quotidiano, divenendo così complici e artefici della distruzione della storia, dei tanti sacrifici e morti che l’hanno costruita e quindi del nostro passato.
Dott. Valerio Burattin