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28/06/2007 :: Il bravi di Napolitano alla rievocazione storica Altopiano di Asiago – Tanti complimenti, una targa d’argento e la promessa di essere presente all’edizione dell’anno prossimo. Così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, per voce del Capo di Gabinetto, si è espresso nei confronti della rievocazione storica della battaglia dell’Ortigara, in programma al museo all’aperto del Monte Zebio. L’hanno riferito il presidente della Comunità montana Giancarlo Bortoli e il presidente dell’associazione “Per non dimenticare” Valerio Burattin. La manifestazione avrà inizio sabato alle 10,30 quando, dalla sede della Comunità montana, partirà per le vie di Asiago una sfilata di figuranti in divise d’epoca, che rappresenteranno la 145ª compagnia del battaglione Sette Comuni 6° reggimento Alpini, la 12ª compagnia del 55° fanteria Brigata Marche, il 7 Reggimento Alpini 75ª compagnia Battaglione Pieve di Cadore, la 13ª Batteria 2° Reggimento Artiglieria da montagna, il 1° Reparto di Assalto Arditi 2ª compagnia, una sezione sanitaria e l’Imperial Regio 97° Reggimento di fanteria – III Reggimento Kaiserschutzen. Al Sacrario militare ci sarà il presentat-arm e tiro di parata seguiti dalla posa delle corone di alloro in onore ai caduti. Alle 18.30 la sfilata sarà riproposta nel centro di Canove fino al Museo della Grande Guerra. Domenica 1° luglio, alle 10 avrà inizio la rievocazione sul Monte Zebio con percorsi didattici lungo le trincee. Alle 11.30 saranno proposte varie azioni militari simulate fino al rancio previsto per le 13. Alle 14,30 avrà inizio la vera e propria battaglia che vedrà i vari reparti italiani contendersi le postazioni con i famosi Kaiserschutzen, arrivati appositamente dall’Austria. Uno speaker spiegherà le varie fasi dando anche notizie storiche sulle aspre battaglie avvenute sull’Altopiano. La manifestazione terminerà alle 16.30 con gli onori ai caduti al monumento del Monte Zebio

 

Edizione del 19 marzo 2008
Le riprese in corso al confine fra Alano e Possagno coordinate dall’ideatore Luca Turchetto
La guerra sul Grappa in un film
Il regista: «Gli scontri del 1917 da presentare all’adunata degli alpini a Bassano»

“Quota 1.308 l’ultima cima” è il titolo del film che si sta girando in questi giorni sulle trincee del monte Palone, all’interno del massiccio del monte Grappa. Una scommessa fatta da Luca Turchetto, originario di Montebelluna ma residente a Fener di Alano da alcuni anni, ideatore e coordinatore. Turchetto,alpino da due generazioni, prima di parlare del film, racconta con orgoglio le vicende di guerra che hanno visto suo nonno combattere sull’Ortigara, vicende dalle quali è emerso il dovere di allestire questo film nei confronti di chi ha sofferto sulle cime del Grappa combattendo. Si tratta di un lungometraggio, in lavorazione ormai da un anno, che dovrebbe essere pronto per l’adunata nazionale degli alpini prevista a Bassano l’11 maggio. Le riprese sono in corso sulle trincee al confine fra i comuni di Alano e Possagno.  «Lavorando poi con il freddo e con la neve – spiega Turchetto – ho potuto sentire a pelle viva assieme all’intera trouppe, quali patimenti hanno dovuto sopportare i giovani che hanno combattuto in queste zone. L’idea – prosegue l’artefice del film – è nata quando, lavorando con gli alpini di Possagno nel ripristino delle trincee, ho visto un luogo adatto ad una location per un film e, assieme a loro e ad alcuni gruppi di rievocazione storica, abbimo ideato questa storia che prende spunto della situazione che si era creata nel 1917, quando gli italiani da attaccanti che erano all’inizio della guerra divennero difensori mentre gli austriaci che all’inizio difendevano la propria terra diventarono attaccanti. Al centro del film c’è proprio questa ultima cima da difendere dagli italiani e ultima da conquistare per gli austriaci. Saranno protagonisti il dolore, la sofferenza, gli stati d’animo, la guerra vera e propria e, grazie alla fortuna che abbiamo avuto di avere sempre neve durante le riprese, la vera sofferenza patita nella Grande Guerra. La realizzazione del film – prosegue – è stata possibile anche grazie alla disponibilità del gruppo alpini di Possagno che ci ha messo a disposizione il sito che ha ripsistinato: comprende 1.000 metri di trincea, 300 metri di gallerie e alcune baracche ricostruite. Abbiamo ottenuto il patrocinio della Provincia di Treviso che ha creduto in questo nostro lavoro e pensiamo di proporre il film in prima assdoluta all’adunata degli alpini di Bassano».  Alle riprese prendono parte anche un folto gruppo di rappresentanti dell’associazione “Per non dimenticare”, il cui presidente Valerio Burattin ha sottolineato come la loro partecipazione abbia quale fine quello di «far si che le attuali e le future generazioni non abbiano mai a dimenticare i sacrifici compiuti dai loro bisnonni. Da qui l’obbligo per ognuno di riconoscere sempre la nostra storia e il nostro passato che sono inestimabili patrimoni di noi tutti e appartengono a chiunque abbia a cuore le radici di un popolo e della propria Patria».  Fulvio Mondin

San Giorgio in Bosco  (ba.t.) Un omaggio collettivo …
29 ott. 2008
San Giorgio in Bosco  (ba.t.) Un omaggio collettivo realizzato dagli studenti delle classi terze delle medie di San Giorgio in Bosco, Campo San Martino e Curtarolo è stato posto ai piedi del monumento ai caduti della prima guerra mondiale di San Giorgio in Bosco. Con questo momento importante si è conclusa la manifestazione organizzata dal gruppo alpini di Villa del Conte, in collaborazione con l’associazione “Per non dimenticare” di Padova e appoggiata dalle amministrazioni comunali per preparare la ricorrenza dei 90 anni della fine della prima guerra mondiale. Centocinquanta gli alunni che hanno preso parte alla mattinata dedicata al ricordo di quanti si sono “sacrificati in difesa del Tricolore”. Partecipazione richiesta con una lettera inviata dal gruppo alpini di Villa del Conte alle dirigenze scolastiche chiedendo che i ragazzi venissero coinvolti nella manifestazione preparando un omaggio collettivo, conoscendo l’inno nazionale e scrivendo delle poesie e dei pensieri per la Pace, o contro la guerra. Adesione che c’è stata, dando completezza alla manifestazione che si è aperta con la visione di un filmato storico sulla grande guerra e che è stata resa più autentica con la partecipazione dell’associazione “Per non dimenticare” che ha indossando l’equipaggiamento completo dell’epoca rappresentando il sesto reggimento Alpini, in particolare il glorioso battaglione che combatté sul monte Ortigara.
SAN GIORGIO IN BOSCO
Gli studenti delle medie vanno in trincea per non dimenticare la Grande guerra

 

IL GIORNALE DI VICENZA Mercoledì 13 Giugno 2007 provincia Pagina 24  Asiago. Domenica 1° luglio la rievocazione storica della battaglia del 1917 sull’Ortigara
Il “plotone” si schiera in municipio
La Comunità montana cura il recupero dei luoghi della guerra di Gerardo Rigoni

È stata confermata ufficialmente la rievocazione storica della battaglia dell’Ortigara che si terrà domenica 1 luglio sul monte Zebio ad Asiago. L’annuncio è stato dato domenica in municipio asiaghese dal presidente della Comunità montana, Giancarlo Bortoli, di fronte agli appartenenti all’associazione “Per non dimenticare” schierati in divisa storica.  Dopo aver reso gli onori alla bandiera sul piazzale antistante il Duomo di Asiago, il gruppo di appassionati della Grande Guerra si è trasferito della Sala dei Quadri per l’annuncio ufficiale della fattibilità della rievocazione in occasione del 90° anniversario della battaglia dell’Ortigara. Una manifestazione fortemente voluta dal presidente della Comunità montana che l’ha definita il perfezionamento dell’opera di ripristino dei luoghi della Grande Guerra che la stessa Comunità montana sta effettuando, come ente capofila, su tutto l’arco prealpino vicentino. Il lavoro, finanziato dalla Comunità europea, dalla Regione e dalla Provincia, costerà oltre 6 milioni di euro. «I lavori di ripristino dei campi di battaglia, con le trincee ed i baraccamenti, sono studiati basandosi su documenti italiani ed austriaci – ha spiegato Bortoli -. Ma mancava il fattore umano, ora risolto con la disponibilità data dall’associazione “Per non dimenticare” che, con le rievocazioni storiche, stanno facendo un’opera meritevole di didattica e di memoria». Tra i punti salienti della rievocazione, oltre a manovre, pattugliamenti e dimostrazione di vita di trincea, ci sarà anche un attacco frontale tra le due fazioni con tanto di colpi di cannone e assalti all’arma bianca. Il tutto per dimostrare quanto sia stato cruenta la guerra sui monti dell’Altopiano.

 

 

15/06/2007 :: Anche i Kaiserschützen alla rievocazione sullo Zebio  Altopiano di Asiago – «Tra le più importanti rievocazioni mai avvenute»: con queste parole Valerio Burattin, presidente dell’associazione “Per non dimenticare”, ha sintetizzato l’importanza della manifestazione, patrocinata dall’Ana, che si svolgerà sul Monte Zebio domenica 1° luglio.
Un’ottantina i partecipanti, tra cui i “Diavoli Verdi”, ovvero la 145ª compagnia del Battaglione 7 Comuni impersonati dall’associazione, una delegazione delle Sentinelle del Lagazuoi e una ventina di figuranti “Kaiserschutzen” dall’Austria.
Come suggello della collaborazione tra la Comunità montana e l’associazione “Per non dimenticare” per realizzare la rievocazione storica in occasione del 90° anniversario dell’Ortigara, l’associazione ha donato un elmetto “Adrian”, di fabbricazione francese in dotazione all’esercito italiano all’inizio del conflitto mondiale. L’elmetto sarà custodito in una teca nella Comunità montana poiché carico di significato perché indossato da un combattente dell’Altopiano, il cui nome non sarà mai rivelato perché sia simbolo di tutti i Combattenti che partirono dall’Altopiano per la Guerra.
Il programma dell’evento prevede per sabato 30 giugno alle 10.30 la cerimonia d’apertura con una sfilata lungo le strade di Asiago fino al Sacrario per gli onori ai caduti. Domenica 1° luglio, alle 10, inizio della rievocazione; fino alle 12 il pubblico potrà visitare le trincee e le postazioni mentre i partecipanti riproporranno diversi momenti di allora. Dopo il pranzo, alle 14.30 fino alle 16.30 la rievocazione storica dinamica con particolari inediti e storicamente fedeli.
Per raggiungere il luogo dell’evento, l’organizzazione ha predisposto dei pulmini che partiranno dal piazzale della Comunità montana, anche se l’organizzazione suggerisce, per dare più significato alla giornata, di raggiungere il luogo a piedi con una facile escursione di poco meno di un’ora.
di Gerardo Rigoni

  Anche i Kaiserschützen alla rievocazione sullo Zebio .:. Visto: 3 

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LE NOTIZIE » NEWS

lunedì 02 luglio 2007 provincia pag. 20 Asiago. Oltre duemila spettatori sullo Zebio alla rievocazione del conflitto della Grande Guerra Ortigara, rivive la battaglia Riprodotti fedelmente le strategie, gli assalti, le ritirate di Luigi Frigo«Avanti Savoia!». Un grido monarchico, dietro le abetaie, e sulle pendici del monte Zebio si scatena la guerra. Simulata, ovviamente, ma tanto vicina alla realtà da impressionare.  Con detonazioni, spari, esplosioni, gas ed un assalto alla baionetta è stata rievocata la battaglia dell’Ortigara, una dei più cruenti conflitti della Grande Guerra. Oltre duemila spettatori ha assistito ieri pomeriggio sul monte Zebio alla seconda ed ultima giornata di commemorazione della battaglia dell’Ortigara, organizzata dalla Comunità montana Spettabile Reggenza dei 7 Comuni e dall’associazione “Per non dimenticare”. Una rievocazione sentita e che ha anche ricevuto il plauso del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dell’ex capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi. La rievocazione, iniziata al mattino, ha visto la rappresentazione di azioni militari simulate seguite dal rancio. Ma è stato dopo pranzo che la manifestazione ha raggiunto il suo apice. Un colpo di cannone ha aperto la battaglia, fedelmente riprodotta sulla base di un assalto avvenuto nel 1916 e che costò la vita a centinaia di soldati.  I militari italiani, nel tentativo di occupare una trincea austriaca, si fanno strada con un pesante bombardamento preventivo «per ammorbidire il nemico», confondere le vedette e decimare i cecchini. Successivamente un gruppo di arditi avanzava lentamente cercando di assaltare le due postazioni di mitragliatrici, una centrale ed una laterale, prima di ritirarsi nelle retrovie. «Vita facile quella dell’ardito che assaltava e si ritirava? – chiede il commentatore al pubblico ammutolito – Considerate che su un gruppo di 40 arditi, se andava bene, ne tornavano in trincea 5 o 6 al massimo».  I reticolati vengono tagliati, il varco è aperto, gli austriaci sopraffatti e la trincea presa. Ma per poco. Perché dopo due giorni, riassestati i reparti, gli austriaci con un contrassalto la riprendono. Ed una settimana più tardi gli italiani la fanno nuovamente loro. E per cosa? Per centinaia di caduti sul campo inutilmente, per un massacro assurdo di una guerra di stallo che non portava né vinti né vincitori ma solo feriti o morti. Una giornata «per non dimenticare» dove ogni dettaglio è stato curato nei minimi particolari, dalle bombe a mano a manico austriache alle divise riprodotte fedelmente in ogni particolare. Sino alla scelta di non rappresentare le morti, «perché non dobbiamo dimenticare – ha sottolineato il commentatore – che qui i soldati sono morti davvero. E dobbiamo rispettarli». Al termine della rievocazione, tra il silenzio del pubblico, i militari hanno ricordato i commilitoni caduti con l’onore al monumento di monte Zebio. Foto:  A sx il dott. Valerio Burattin Presidente Ass. Per non Dimenticare e a dx il Presidente della Reggenza Dott. G. Bortoliaprono il corteo per la Cerimonia dell’Onore ai Caduti sul Leiten30 giug 2007  06/09/2007 :: A Canove cerimonia a ricordo del fante Domenico Antonio Rulli  Altopiano di Asiago – Si è svolta domenica mattina alle 10.30 davanti al Museo della Guerra 1915-18, a Canove di Roana, la cerimonia a ricordo e in onore del fante Domenico Antonio Rulli, caduto nel mese di agosto del 1916 sul monte Rasta, ai piedi del Monte Interrotto di Asiago.A richiamare l’attenzione sul caporale Rulli, soldato del 125° Reggimento Fanteria, Brigata Spezia, sono stati i suoi pronipoti Dan e Bonnie Rulli, che vivono in Canada ma che hanno fortemente voluto recuperare delle informazioni sul loro congiunto, che sapevano essere morto sull’Altopiano di Asiago durante la Grande Guerra.Grazie ad internet i parenti hanno contattato Alessandro Gualtieri, appassionato storico e autore del sito www.lagrandeguerra.net; alla ricerca hanno poi collaborato il Giornale dell’Altopiano, associazioni d’arma e varie persone altopianesi esperte o appassionate di storia.Non è stato possibile risalire al luogo preciso dov’è stato sepolto il caporale Rulli, ma dal libro “Pagine di guerra”, diario del tenente Italo Maffei, si sono potuti ricostruire gli eventi di cui il suo reggimento è stato protagonista sul monte Rasta. E per chi da oltre oceano è venuto fin qui in cerca di notizie, è stato già un grande risultato poter visitare quei luoghi.Dan e Bonnie Rulli erano quindi presenti (e visibilmente molto commossi) domenica mattina, alla cerimonia a Canove, cui hanno dato vita il Comune di Roana, la sezione altopianese dell’Associazione Nazionale del Fante e numerosi Gruppi Alpini dell’Altopiano e della provincia, la società informatica NE-T Telerete del Gruppo Aps Holding che ospita il sito internet dell’Ana Canove.Nel corso della breve cerimonia è stato ricordato il peso storico dell Prima Guerra Mondiale, in particolare per i luoghi dove essa si è materialmente abbattuta, come l’Altopiano. Hanno preso la parola Alessandro Gualtieri, l’assessore del Comune di Roana Roberto Tortora (“la vita degli uomini è un dono di cui nessuno può disporre arbitrariamente mandandoli a morire”), l’avvocato Alberto Zanca, il vicepresidente della Comunità Montana Spettabile Reggenza dei 7 Comuni Lucio Spagnolo (“dovremo ringraziare per sempre tutti coloro che sono morti sulle nostre montagne per consegnarci un mondo come quello in cui oggi possiamo vivere”).Al termine dei discorsi ufficiali i figuranti del Battaglione 7 Comuni, in divisa d’epoca, hanno sparato alcuni colpi di fucile a salve, dopodichè ci si è spostati al monumento ai Caduti di Canove, dove fanti e alpini hanno deposto una corona d’alloro.di Cristiano Carli da il

Venerdì, 15 Giugno 2007
ASIAGO
In città e sullo Zebio due giorni per ricordare la Grande Guerra
Asiago  (L.P.) Novant’anni dopo, per non dimenticare. È questo uno degli slogan della grande rievocazione storica, in programma il 30 giugno e il 1. luglio ad Asiago. In particolare sul Monte Zebio, a oltre 1700 metri d’altezza, si ripeteranno le gesta della Battaglia dell’Ortigara, che con i suoi 20 mila morti è una delle pagine più epiche e tragiche della Grande Guerra.  La manifestazione, che dal 2008 verrà poi riproposta ogni anno in forma itinerante in vari luoghi dell’Altopiano, è organizzata dalla Comunità Montana 7 Comuni, presieduta da Giancarlo Bortoli, e dell’associazione “Per non dimenticare” di Padova, rappresentata ieri, in occasione della presentazione avvenuta ad Asiago, dal presidente Valerio Burattin e da altri tre figuranti.  Il momento più atteso è per l’appunto la rievocazione di domenica sul Monte Zebio, altra storica zona di guerra nella quale – grazie alla legge statale n. 78 del 2001 che ha stanziato 6 milioni di euro per il recupero delle testimonianze della Grande Guerra – sono stati recuperati trinceramenti e postazioni, creando un vero e proprio museo all’aperto. Saranno un’ottantina coloro che, con divise italiane e austroungariche, armi originali dell’epoca ed effetti visivi e sonori, ricreeranno fedelmente la drammatica situazione del combattimento. Il programma inizierà sabato 30, con la sfilata dei figuranti (un esempio nella foto) in divisa per le vie di Asiago fino al Sacrario militare del Leiten.  L’iniziativa gode del patrocinio dell’Associazione Nazionale Alpini, e ha ricevuto il plauso del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il quale (dopo aver in precedenza inviato una targa di riconoscimento alla Comunità montana per i lavori di recupero delle zone della Grande Guerra) ha inviato personalmente un tricolore all’associazione “Per non dimenticare”, che ha il sito internet all’indirizzo www.nondimenticare.com
Venerdì 15 Giugno 2007

Asiago. Sabato 30 giugno alle 10.30 la cerimonia di apertura  Anche i “Kaiserschützen” alla rievocazione sullo Zebio  Il 1° luglio la ricostruzione fedele della battaglia sull’Ortigara
di Gerardo Rigoni«Tra le più importanti rievocazioni mai avvenute»: con queste parole Valerio Burattin, presidente dell’associazione “Per non dimenticare”, ha sintetizzato l’importanza della manifestazione, patrocinata dall’Ana, che si svolgerà sul Monte Zebio domenica 1° luglio.  Un’ottantina i partecipanti, tra cui i “Diavoli Verdi”, ovvero la 145ª compagnia del Battaglione 7 Comuni impersonati dall’associazione, una delegazione delle Sentinelle del Lagazuoi e una ventina di figuranti “Kaiserschutzen” dall’Austria.  Come suggello della collaborazione tra la Comunità montana e l’associazione “Per non dimenticare” per realizzare la rievocazione storica in occasione del 90° anniversario dell’Ortigara, l’associazione ha donato un elmetto “Adrian”, di fabbricazione francese in dotazione all’esercito italiano all’inizio del conflitto mondiale. L’elmetto sarà custodito in una teca nella Comunità montana poiché carico di significato perché indossato da un combattente dell’Altopiano, il cui nome non sarà mai rivelato perché sia simbolo di tutti i Combattenti che partirono dall’Altopiano per la Guerra.  Il programma dell’evento prevede per sabato 30 giugno alle 10.30 la cerimonia d’apertura con una sfilata lungo le strade di Asiago fino al Sacrario per gli onori ai caduti. Domenica 1° luglio, alle 10, inizio della rievocazione; fino alle 12 il pubblico potrà visitare le trincee e le postazioni mentre i partecipanti riproporranno diversi momenti di allora. Dopo il pranzo, alle 14.30 fino alle 16.30 la rievocazione storica dinamica con particolari inediti e storicamente fedeli.  Per raggiungere il luogo dell’evento, l’organizzazione ha predisposto dei pulmini che partiranno dal piazzale della Comunità montana, anche se l’organizzazione suggerisce, per dare più significato alla giornata, di raggiungere il luogo a piedi con una facile escursione di poco meno di un’ora.
Domenica, 2 Settembre 2007

Il Museo della Grande guerra in …
Il Museo della Grande guerra in Marmolada, società funivie “Tofana-Marmolada”, in collaborazione con i gruppi di rievocazione storica “Le sentinelle del Lagazuoi” e “Per non dimenticare“, hanno dato vita ieri alla rievocativa delle “Guerra Bianca” in Marmolada. Un appuntamento che per la prima volta è stato organizzato sulla “Regina” e che ha riscosso, come si prevedeva, un notevole successo.  Una trentina i figuranti che hanno animato l’evento, nato casualmente, ma già destinato, visto il successo, a diventare un appuntamento fisso di fine estate. Se d’inverno per la Marmolada il settore turistico trainante è quello dello sci, d’estate, il Museo della Grande guerra del Serauta, con la zona monumentale di Serata e forcella “Vu” con la mitica “Città di Ghiaccio”, rappresentano il fulcro dell’offerta, ovviamente assieme ai panorami mozzafiato e ad un ambiente incontaminato. Promuovere quindi una giornata simile, dove oltre 30 figuranti, vestiti ed equipaggiati secondo gli schemi dei due eserciti che per ben due anni si fronteggiavano tra le rocce e i ghiacci della Marmolada, è stata una scelta vincente. Ancor di più grazie alla disponibilità dei figuranti che hanno dato risposte alle tante domande dei turisti.  A dare una mano alla buona riuscita della giornata sono state anche le ottime condizioni meteo che hanno permesso ai vari figuranti di disperdersi e appostarsi tra la fitta rete di gallerie e postazioni della zona monumentale del “Serata” in attesa dell'”assalto”, questa volta pacifico, dei turisti, bramosi di vedere, chiedere e fotografare per un giorno, alpini, fanti e kaiserjäger riprendere possesso di quei manufatti di roccia, che per lunghi mesi furono riparo dalla paura, dalla disperazione e dal freddo.  Dario Fontanive