Il Generale di Brigata Alpina
Dott.Tullio Vidulich
a noi scrive
Tullio Vidulich
Generale di Brigata degli Alpini
Bolzano, 1 luglio 2007
Egregio Presidente,
ho letto con grande attenzione i fini morali e l’impegno della â€Associazione per non dimenticare i Combattenti e la storia della Grande Guerraâ€. La ringrazio di cuore per la encomiabile opera che svolge l’Associazione per tener sempre viva la Memoria del nostro passato e della nostra identità , un patrimonio prezioso di valori indistruttibili e sul quale noi dobbiamo edificare il domani in un ruolo di sicurezza, di fraterna comprensione, di pace e progresso.
Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, in occasione della “Giornata della Memoriaâ€, durante il Suo intervento tenuto a Roma il 27 gennaio 2002 così ebbe a dire: “Ricordare non è soltanto un pio dovere verso le moltitudini di “sommersi†da una storia perversa. E’ un dovere per se stessi e per le generazioni che verranno, nella consapevolezza che la forza della memoria può dar vita a un mondo più civile, più giusto, dove l’amore per gli altri prevalga sull’odio, dove il coraggio di cambiare prevalga sulla pauraâ€.
Espressioni profonde che ci invitano alla riflessione, che sollevano in ciascuno di noi emozioni e sincera ammirazione e riconoscenza, in modo particolare, nei confronti di quei valorosi protagonisti della Grande Guerra che lottarono con tenacia, in presenza di privazioni inenarrabili, sino all’estremo sacrificio per gli ideali di libertà e indipendenza della Patria.
Fu una ardua e formidabile impresa che costò sacrifici immensi, ma il grandioso progetto iniziato con Carlo Alberto nel 1848 e proseguito con tenacia e coraggio dopo l’Unità d’Italia, dopo 41 mesi di guerra durissima, fu pienamente adempiuto da quei giovani e valorosi Soldati in grigio verde.
Fu un conflitto tremendo che lasciò segni indelebili nel nostro paese e in Europea; fu anche la prima guerra combattuta in ambienti particolari, sui ghiacciai oltre i tremila metri di quota, su luoghi impervi e selvaggi, in presenza di temperature polari, di tormente e di valanghe terrificanti che misero a dura prova la resistenza psico – fisica dei soldati di ambo le parti.
In un’epoca come la nostra dove trionfa l’egoismo, il materialismo più becero, dove impera l’aridità spirituale e il disprezzo per la vita, è un gesto altamente nobile ricordare e onorare chi ha dato la vita per un ideale, per qualcosa di più elevato.
Alle generazioni di oggi che hanno raccolto i frutti dei loro sacrifici non è lecito lasciar cadere nell’oblio le ardue vicende che hanno caratterizzato l’esistenza di quella gioventù generosa chiamata a vivere e a morire in condizioni che la nostra mente oggi non crede possibili.
Ritengo quindi l’impegno dell’Associazione degno del massimo apprezzamento poiché ha il nobile fine di onorare quanti caddero per la Patria e di arricchire la nostra coscienza civile e morale attraverso gli insegnamenti dei nostri eroici Soldati d’Italia davanti ai quali ci inchiniamo reverenti. Un prezioso patrimonio di valori, quali l’amore di Patria, il sacrificio, il senso dell’onore, la solidarietà , l’altruismo, l’amicizia, il rispetto per la bandiera, la ricerca della pace, che l’Associazione, attraverso l’impegno dei Soci, trasmette alle nuove generazioni e soprattutto al mondo della scuola.
Nell’esprimere il mio plauso per l’opera importante che portate avanti con intelligenza e passione, in un clima di serena e ampia collaborazione, colgo l’occasione per porgerLe cordiali saluti.
Tullio Vidulich
Generale di Brigata degli Alpini
Gent.mo Presidente,
sono ancora Francesco Pretto.
Scrivo per porgere, anche a livello personale, i miei più vivi rallegramenti, visto che la proposta (relativa al vostro coinvolgimento all’adunata provinciale) promossa dal Comitato dei Quarteri in collaborazione con la Pro Loco di Torri di Quartesolo è stata accolta dal Comitato organizzatore degli Alpini.
Ci complimentiamo con lei in prima persona e con tutte le persone che partecipano alla vostra iniziativa e vi ringraziamo per quanto avete fatto, fate e farete sicuramente in futuro.
Ai miei più cordiali saluti si aggiungono anche quelli di mio suocero Azzolini Guido.
A presto
Egregio Signor Presidente,
Dottorando in storia contemporanea (Università di Parigi Panthéon – Sorbonne), collaboro in questo momento ad un gruppo di ricerca internazionale che lavora per il Ministero Francese della Difesa intorno al tema delle “memorie di guerra†in Francia ed in Europa. Più specificamente, sto preparando una sintesi sulla memoria della Grande Guerra in Italia, dal 1918 fino ad oggi.
Mi sembra (ma scrivo sotto il Suo controllo) che la Grande Guerra goda sin dagli anni 1980 di un rinnovato interesse da parte del pubblico italiano, almeno nelle province che furono attraversati dal fronte durante la guerra.
La Sua associazione partecipa ed illustra tale fenomeno e sarei lieto se Lei trovasse qualche minuto per rispondere ad alcune mie domande. Nell’attesa delle Sue risposte, La prego di gradire le mie congratulazioni per l’attività della Sua associazione e La ringrazio della Sua attenzione.
- Quando è stata creata l’ “Associazione per non dimenticare�
- Come e quando era nata l’idea di creare una tale associazione?
- Perché è stata creata la Sua associazione? Con quali obiettivi?
- Perché, secondo Lei, una tale associazione non era stata creata prima?
- Perché, secondo Lei, era diventato necessario creare una tale associazione?
- Quali sono le principali attività della Sua associazione?
- Quali attività la Sua associazione vorrebbe sviluppare nei prossimi anni?
- Molti giovanni partecipano all’attività dell’associazione?
- Secondo Lei, è soddisfacente oggi la politica dello Stato italiano sulla memoria della Grande Guerra ? Che miglioramenti dovrebbero essere fatti ?
- Che cosa ha pensato, personalmente, delle celebrazioni del 90° anniversario della vittoria italiana del 1918 ?
—
Pierre-Yves Manchon
5220 S Kenwood A.
CHICAGO
Etats Unis
Agli Alpini della 145 cp,
grazie di essere stati nella nostra scuola, e di aver avuto pazienza con noi che siamo sempre scalmanati e troppo vivaci.
E’ stato molto interessante ed istruttivo per noi che stavamo appunto studiando quel difficile argomento in storia.
Ci siete stati anche molto d’aiuto per il fatto che ci siete venuti a trovare un po’ prima del compito e ci avete fatto fare un ripasso molto approfondito e ci avete presentato in maniera chiara lo stile di vita dei soldati in trincea (ve ne siamo grati!!). In modo particolare siamo stati colpiti dai vostri fucili non più funzionanti, e dal vostro abbigliamento, ma secondo noi le scarpe erano troppo pesanti, rumorose e scivolose nei pavimenti delle aule….
Vi ringraziamo di questo, di averci fatto passare una bella mattinata, di averci mostrato le reliquie (e anche di averci fatto perdere 2 ore di storia)……e naturalmente anche dei vostri regali. Attendiamo risposta (e un altro incontro, per la II Guerra Mondiale).
Saluti da Alessia, Simone e Camilla della III A di Candiana
23 aprile 2010
Buongiorno Alpini della 145 cp,
come state? Noi bene e speriamo che per voi sia lo stesso. Vi abbiamo scritto per ringraziarvi dell’interessante e divertente lezione che ci avete fatto sulla prima guerra mondiale, e specialmente sulla guerra di trincea. Il vostro abbigliamento ci ha colpiti molto !! Siamo riusciti a capire gli stati d’ animo e le sensazioni che provavano i nostri antenati durante lo svolgimento della guerra, siamo riusciti a immedesimarci in loro nel modo migliore, grazie a voi. Grazie anche per il DVD! L’abbiamo guardato con curiosità . Vi ringraziamo anche per il cappellino, ma soprattutto per il vostro realismo negli atteggiamenti e nelle azioni. Speriamo di potervi rivedervi presto, magari in qualche altra occasione…. Non si sa mai… con simpatia.
Classe terza media di Candiana
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